Limousin: tra lusso, pastori e smalti.

La regione francese di Limoges, il Limousin, è assai famosa per le sue meravigliose porcellane e per gli smalti di alta qualità. La produzione di questi articoli preziosi è una tradizione che risale al medioevo, ma la fama arriva a partire dal XVIII secolo, quando si apre la prima grande manifattura.

Non solo cocci: Limoges è anche la città natale di Pierre-Auguste Renoir (riecco il trattino dei doppi nomi!), il pittore della meravigliosa “Colazione dei canottieri” che tanto cruccia l’Uomo di vetro, il vicino di casa di Amélie Poulain.

amelie
L’uomo di vetro che riproduce per l’ennesima volta “La colazione dei canottieri” fantasticando sui sentimenti della ragazza pensosa al centro dell’opera.

Personalmente non sono mai stata a Limoges, e purtroppo non ho mai avuto l’occasione di ammirare dal vivo “Le déjeuner des canottiers”, perché non è custodito al museo d’Orsay, come molte altre opere di Renoir, ma fa parte di una collezione americana.
Però ho visto tantissime automobili limousine, fucsia, bianche, nere, anche Hummer modello limo, tutte piuttosto orrende, volgari e pretenziose.
Mi sono chiesta come mai si chiamasse così, questa macchina, e che cosa avesse a che fare con l’omonima regione francese.
Spulciando il web ho trovato, su Google Books, questa piccola perla: “Word origins, the secret history of English words” di John Ayto. Riporto la voce “limousine”:

Limousin is a former province of central France. Its inhabitants commonly wore a distinctive style of cloak, and when at the beginning of the 20th century a new and luxurious type of car was designed with a closed pasenger compartment and an open but roofed seat for the driver, it evidently struck someone that the roof resembled a Limousin cloak, and so the car was named  a limousine. The American abbreviation limo is first recorded from the  1960s.

 

Émile Zola ne parla nel suo romanzo “Il ventre di Parigi”:

Les charretiers recommencèrent leur somme sous leurs limousines

La curiosità circa questo mantello tipico del Limousin e indossato principalmente dai pastori della regione ha preso il sopravvento: ho cercato dovunque nella rete, riuscendo a trovare solo la seguente immagine.

limousin
Mantello del pastore limosino

Ora ditemi se qualcuno di voi riesce a vederci un’analogia con la macchina.
Un po’ come gli antichi greci che, a seguito del mito della ninfa Callisto, hanno battezzato la costellazione “Orsa maggiore”… dove diavolo l’avranno vista la forma dell’orsa?

6 pensieri su “Limousin: tra lusso, pastori e smalti.

  1. Limousine era il nome di un tipo di macchina francese. Il nome deriva dal fatto che il povero autista era all’aperto e doveva indossare una limousine per proteggersi dalle intemperie quindi la gente si è messa naturalmente a chiamare scherzosamente la carrozza Limousine 😉

    Alex

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      1. Il mio “dictionnaire Hachette de la langue française”. Limousine. 1. Pèlerine de laine grossière portée par les charretiers et les bergers. 2. Ancien modèle de voiture dans lequel seul les passagers de l’arrière étaient abrités. Poi, sono andato sul sito internet del “musée national de la voiture di Compiègne” per vedere a cosa assomigliavano queste Limousine. All’inizio la parola designava un tipo di carro, poi ha disegnato una carrozza e alla fine un modello di automobile.

        Una limousine francese del 1905:

        http://palaisdecompiegne.fr/objet/limousine

        Poi, ho trovato siti di etimologia che hanno confermato la mia idea che la macchina si chiamava così perché l’autista doveva indossare una limousine per proteggersi dal freddo e dalla pioggia:

        http://www.etymo-logique.com/le-mot-du-jour/lieu/villes-le-mot-du-jour/limoges-86/

        Alex

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