De amore gallico augura a tutti i suoi lettori un felice 2017.
Per iniziare bene, con l’auspicio che sia un anno di abbondanza e di felicità, apriamo le danze pubblicando un articolo insolito per un blog di cultura e costume. Oggi infatti parleremo di una ricetta; poiché l’Epifania si avvicina, De amore gallico vi invita a scoprire un dolce tipico del nord della Francia, preparato in occasione del 6 gennaio che si chiama la galette des rois frangipane.
La galette des rois frangipane.
Essendo un dolce di pasta sfoglia, ci sono due possibilità: acquistare una base precotta in negozio o rimboccarsi le maniche e preparare la sfoglia in casa. Per chi volesse seguire la tradizione, nel blog Giallo Zafferano vi è la spiegazione dettagliata per ottenere una buona pasta sfoglia. Attenzione! Non è facile riuscirci al primo colpo: è un lavoraccio e se non si è pratici è meglio chiedere aiuto a chi se ne intende per prendere manualità con la stesura della pasta.
Una volta preparata la base, gli ingredienti necessari sono: 100 g di mandorle pelate, 75 g di zucchero, 2 uova intere ed 1 tuorlo, 50 g di burro lasciato ad ammorbidire, 1 fava secca.
Si devono tritare finemente le mandorle con lo zucchero: la polvere deve risultare finissima.
Aggiungere poi il burro ammorbidito e lavorare il composto lentamente per ottenere una crema omogenea. Aggiungere le due uova intere e continuare a lavorare il tutto per mantenere la texture morbida e uniforme. Nel frattempo è bene iniziare a scaldare il forno a 240°.
Stendere un disco di pasta sfoglia nella tortiera e posizionare la fava da qualche parte su di esso. Versare e spalmare la crema frangipane per formare uno strato abbastanza spesso. Coprire con il secondo disco di pastasfoglia ed unire i bordi in modo che la crema frangipane non fuoriesca.
Sbattere velocemente il tuorlo d’uovo messo da parte e spennellare la superficie del dolce che può essere decorata a piacere utilizzando uno stecchino per disegnare dei motivi legati al tema dell’Epifania.
Infornare a 240° per dieci minuti, quindi abbassare la temperatura a 180° e lasciare il dolce in cottura per altri venti minuti. Sf0rnare e, prima di servire, lasciare ben raffreddare la galette des rois.
La tradizione vuole che nell’impasto della torta ci si metta una fava secca o un santon di un Magio, una figurina da presepe per intenderci. Chi ha la fortuna di trovare la fava o il santon nella propria fetta diventa il re o la regina della giornata. Una variazione sul tema della monetina da un penny nel pudding di Natale oltre la Manica.
Molto interessante è significato della fava e dell’elezione di un re. Perché proprio questo semino? Perché il titolo di re della giornata?
L’opinione condivisa da molti è che ciò sia un retaggio della tradizione romana legata alla festa dei Saturnalia. Certo, il titolo di re può essere ricondotto ai Magi che offrirono i loro doni a Gesù Bambino, ma non è improbabile che sia un rimando alla “libertà condizionata” goduta dagli schiavi in tale occasione e all’usanza di eleggere un princeps dei Saturnalia, una sorta di maestro di cerimonie.
La fava, dal canto suo, è un vegetale che nella cultura greco-romana aveva molta importanza. Pare che Pitagora credesse che nelle fave si celassero le anime dei defunti e che per questo motivo non si dovesse consumarle, addirittura nemmeno toccarle, ma la sua “avversione” a questo vegetale potrebbe avere altre spiegazioni: la prima, e la più sensata, il favismo, la seconda, altrettanto probabile, il suo legame ai misteri orfici ed eleusini, durante la celebrazione dei quali la fava veniva usata per raggiungere degli stati di trance e di premorte (e anche qui il favismo potrebbe essere un fattore da non sottovalutare, vista la predisposizione genetica dei popoli mediterranei e mediorientali a questa allergia).
Che prepariate la frangipane per l’Epifania o per festeggiare i Saturnalia, non mi resta che augurarvi buon appetito!