Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua institutis legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garunna flumen, a Belgis Matrona et Sequana dividit.
Cesare, nell’incipit del suo De bello gallico spiega come era suddiviso il territorio dell’odierna Francia al tempo della sua campagna militare: numerose tribù ma con una ripartizione definita.
Se volessimo riscrivere l’incipit dell’opera aggiornandola alla suddivisione dipartimentale di oggi allora dovremmo dire:
Gallia est omnis divisa in partes nonaginta sex.
Se solo Cesare sapesse che cosa ne è divenuto di quei Galli che tanto ha combattuto!
Nella speranza di non aver commesso un errore di grammatica latina nel concordare il numerale attingendo alle mie reminiscenze del liceo, salus et gratia.
Ma come fa una discendente di Cesare per situare la Narbonensis della prima mappa nella Gallia odierna visto che era una provincia romana già un secolo prima la guerra dei galli? 😉
Buona sera Costanza,
Alex
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Non ho capito la domanda.
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Nemmeno io. Volevo soltanto dire che i territori sono diversi e che, per esempio, la Narbonensis non faceva parte della Gallia ai tempi di Cesare o sbaglio?
Alex
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Era una regione della Gallia, appunto la Gallia Narborese, che era già provincia romana. Ma restava ancora tutto il resto, cioè la maggior parte, da conquistare!
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Non conoscendo il latino,non posso dire se hai scritto bene o male,stadi fatto che ho apprezzato con curiosità ed ammirazione. Grazie
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