Truc.
La prima volta che ho sentito questa parola, automaticamente ho pensato al trucco: teatrale, cinematografico, nascosto, di magia, di follia. Nel mio caso specifico, la persona che utilizzò questo termine si riferiva all’aggeggio che si usa per le inalazioni e i fumenti contro il catarro.
Poi la verità mi è stata rivelata:
coso.
(I fan di Lost possono commuoversi con me: “Hey, dude!“).
Truc è traducibile con coso. Robo. Che dalle mie parti è anche detto ciaffo. E ci credo che “l’aggeggio che si usa per le inalazioni e i fumenti contro il catarro” è un coso. Nemmeno io so come si chiama propriamente!
Che poi, a ben guardare, in realtà avevo ragione a dipingermi immagini mentali legate al maquillage o al mondo del teatro e delle macchine teatrali. Se si va a vedere sul dizionario (in questo caso il Garzanti), infatti, il primo significato attribuito a questa parola è proprio:
1. trucco: les trucs du métier, i trucchi del mestiere |avoir, (o connaître o trouver) le —, conoscere, scoprire il trucco; sapere, scoprire come si fa
E solo in seconda e in terza posizione si trovano invece i significati:
2. (fam.) coso, affare, aggeggio: donne-moi ce —!, dammi quell’affare!; qu’est-ce que c’est que ce —?, che cos’è questo aggeggio?; j’ai un — à te dire, ho una cosa da dirti |c’est pas mon —, non è la mia specialità, non è il mio forte | (fam.)— de ouf, roba da matti
3.Truc, Tizio: j’ai rencontré Truc qui m’a dit…, ho incontrato Tizio che mi ha detto…
La lingua è davvero un truc de ouf, certe volte!
P.s. a tal proposito, forse, l’inglese, col suo make-up, è ancora più eloquente.
C’est ouf tous les trucs que l’on peut apprendre sur De amore Gallico ! 😉
Alex
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Des trucs de ouf!
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