Oggi, 14 luglio, festa nazionale francese e anniversario della presa della Bastiglia, è il 24 Messidoro.
Il calendario rivoluzionario francese è una di quelle cose artificiose e assurde che spesso si incontrano nella storia e che hanno vita estremamente breve. Come l’esperanto e il movimento futurista.
Il calendario repubblicano fu il frutto del lavoro di menti illuminate ed illustri quali Lagrange, Lalande e Laplace (sembra che se il tuo cognome non iniziava con “La” non potevi entrare a far parte dell’esclusivo Club degli Inventori del Calendario Rivoluzionario).
Era un calendario laico, privato della simbologia religiosa che la metrica settimanale possiede intrinsecamente, basato su scienza e raziocinio. Abbastanza complicato, per quello che mi riguarda, tanto che sono ancora en train de l’étudier.
Di seguito, a grandi linee, la struttura dell’anno repubblicano in un utile schema che ho trovato navigando in internet:
I giorni complementari, detti “sanculottidi” (nome quantomai cacofonico, ma chi di noi, a scuola, non ha riso sotto i baffi quando il professore parlava dei sanculotti?) e si aggiungono all’ultimo mese per compensare il divario con l’anno tropico.
Il mio compleanno cade in Brumaio, il 21, ovvero il nonedì della seconda decade di quel mese. Sì, perché ciascun mese, composto di trenta giorni, è suddiviso in tre decadi, composta ciascuna di primidì, duodì, tridì, quartidì, quintidì, sestidì, settidì, ottidì, nonidì e decadì. Essendo nata l’11 novembre, se la mente e i calcoli non mi ingannano, festeggerei il genetliaco il 21 di Brumaio.
E voi? Vi sentite abbastanza girondini, oggi, nell’anniversario della presa della Bastiglia, per mettervi a calcolare il vostro anniversaire révolutionnaire?