Pillola: pensieri sparsi, crisi diplomatica, ventennali, qualificazioni, razzismo

Sono giorni di tensione tra Italia e Francia.

O forse sarebbe meglio dire tra il nuovo governo italiano e Macron.

Non entro nel merito, voglio riportare però un episodio che mi è accaduto ieri, che esula dal contesto della nave Aquarius ma nemmeno troppo. Una vecchia megera stava guardando la copertina di una rivista sulla quale c’era la foto di un giocatore della nazionale francese di calcio.

“Per fortuna che hanno messo la foto di un giocatore bianco! Sennò sono tutti arabi e neri, non c’è più nemmeno un bianco…”

A questa perla che mi è stata lanciata ho risposto con voce proveniente dall’Oltretomba: “Sa che cos’è questo? Il risultato del colonialismo francese, signora.”

Se n’è andata impettita e indispettita.

Oggi, dunque, comincia il mondiale di calcio maschile. Sono tutti sovreccitati. La Francia qualche sera fa a perfino celebrato il ventennale della loro unica vittoria con una partita tra la selezione vincente di Francia 98 ed una squadra di atleti internazionali (tra gli altri Bobo Vieri, Toldo e Bolt).

Si vede proprio che hanno vinto una volta sola, si sbracciano tanto! Noi italiani, dopo ben quattro coppe del mondo con la nostra bandiera, siamo così blasé, in materia, da non esserci nemmeno qualificati con gran scioltezza e nonchalance. (!)

A chi mi domanda se, data l’assenza dell’Italia, tiferò Francia, rispondo tutta contegnosa che no, quando l’Italia non gioca c’è solo un altro paese che un italiano può supportare con coerenza.

L’Argentina.

In tempi di scontri e crisi sulla migrazione è una risposta quantomai pertinente e simbolica.

Un pensiero su “Pillola: pensieri sparsi, crisi diplomatica, ventennali, qualificazioni, razzismo

Lascia un commento