Scrive il Dr Buchhart, curatore della mostra “Sea of desire”:
Sea of desire: cette phrase, dont les mots se déploient sur la surface d’une grande toile d’Ed Ruscha, attend les visiteurs en fin de parcours, dans la foret. «Les mots ont une temperature» déclare l’artiste «quand ils atteignent un certain degré et deviennent brulants, ils m’attirent…» la temperature des mots de SEA OF DESIRE est chaude, elle bouillonne de sens et d’ambiguités. D’un coté, cette phrase exprime notre Eros et notre désir de beauté; de l’autre, elle contient notre irrésistible attirance pour le drame, voire la destruction.

La fondazione Carmignac ha inaugurato Sea of desire lo scorso giugno: in una grande villa provenzale ristrutturata e adattata alle esigenze della fruizione artistica, in mezzo ai vigneti dell’isola di Porquerolles, di fronte alla città di Hyères, si nasconde una panoplia di opere d’arte contemporanea, tra cui diversi Lichtestein, due Warhol, due Basquiat, Barcelò e numerose opere di artisti meno noti al grande pubblico ma non per questo di minor pregio.
Il viaggio dello spettatore nei fondali di questo mar del disìo avviene a piedi nudi, le piante rigorosamente a contatto con la pietra di cui è costituito il pavimento della batisse. Bianco, blu e verde sono i colori dominanti, valorizzati dalla luce del sole di Provenza, che penetra di taglio dai soffitti trasparenti e bagnati.
La mostra si articola in capitoli, come un romanzo che narri di desiderio e di terrore: Pop Icons reloaded, Héritage et transgression, Abstraction et disruption, Révolution, terreur et effondrement, Suspense, Fallen Angels, Dèsastre, Brave new world revisited. Al lettore-visitatore della mostra l’ardua sentenza.
In questa distesa, in questo mare contemporaneo, urbano, straniante e all’odor di acrilico, vi sono due pezzi che alcuno s’aspetterebbe di trovarvi: una Madonna con bambino e una Venere di Sandro Botticelli.
Lui porta a spasso per il paese l’amore sacro e l’amor profano.
Il giardino della fondazione è anch’esso costellato di opere, agguati lungo un sentiero che conduce lo spettatore da una rappresentazione laminata de la Méditerranée ad un Path of Emotions, labirinto di canneti e specchi che riflettono i raggi del sole caliginoso e forse anche i battiti del proprio cuore.
Se è vero che le parole hanno una temperatura, come afferma Ed Ruscha, il silenzio sereno che si è portati a rispettare mentre a piedi scalzi si vive la mostra, contingentata a cinquanta visitatori ogni mezz’ora, ha la temperatura di una goccia d’olio d’oliva raccolta con un pezzo di pane appena sfornato.
Sea of desire è aperta fino al 4 novembre 2018 alla Fondation Carmignac, Isola di Porquerolles, Hyères. Biglietti a 15 euro da prenotare preferibilmente in anticipo sul sito della fondazione: www.fondationcarmignac.com


È una meraviglia,da visitare assolutamente,per chi si trova nella zona
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Meraviglia !
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