Pillola: gemelli del segno dei Gemelli che indossano gemelli e guardano col binocolo

Des jumeaux des Gémaux qui portent des boutons de manchette et qui regardent avec une paire de jumelles.

In francese i fratelli gemelli sono detti jumeaux. Tuttavia la stessa parola non è usata per indicare il segno astrologico, che invece si dice Gémeaux: i due termini sono quasi uguali. Come per l’inglese (Gemini) la parola usata per il segno zodiacale ha una parentela più stretta col latino. In effetti jumeaux è un’evoluzione più recente di gémeaux.

Insomma, quelli nati tra il 21 Maggio e il 21 Giugno sono di un segno zodiacale che porta un nome in ancien français.

Ma i gemelli che invece mettiamo sui polsini delle camicie? In francese li si chiama semplicemente boutons de manchette, con buona pace di Agenore che cerca i gemelli prima di andare alla festa e lasciar così campo libero a Peter Pan e ai Bimbi Sperduti.

Ma la cosa più strana è che, se noi italiani abbiamo visto una sorta di gemellaggio tra i bottoni delle maniche di camicia, Oltralpe ad esser considerati un oggetto gemellare sono invece nientemeno che i binocoli, appunto chiamati jumelles, cioè ‘gemelle’.

Quindi potremmo dire che ci sono due gemelli del segno dei Gemelli che portano dei gemelli e che guardano la costellazione dei Gemelli insieme a due gemelle del segno dei Gemelli usando un binocolo.

Il y a deux jumeaux du signe des Gémeaux qui portent des boutons de manchette et qui regardent la constellation des Gémeaux avec dex jumelles du signe des Gémeaux en utilisant des jumelles.

7 pensieri su “Pillola: gemelli del segno dei Gemelli che indossano gemelli e guardano col binocolo

  1. Ma visto che i gemelli indossano gemelli, se non per l’equità almeno per l’assonanza, le gemelle non potrebbero indossare “des émaux”?

    Buongiorno Maria Costanza,

    Alex

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  2. Questo gioco di parole francese mi ha rievocato l’approccio pre-surrealista di Raymond Roussel che usava questi espedienti come metodo di creazione narrativa. “Les lettres du blanc sur les bandes du vieux billard” e “Les lettres du blanc sur les bandes du vieux pillard” (“i caratteri in bianco sui bordi del vecchio biliardo” e “le lettere dell’uomo bianco sulle bande del vecchio predone”) diventavano l’incipit e la chiusura di un racconto di cui bisognava scrivere la trama segundo enigmatici artifici di composizione in parte meccanica e in parte di fantasia. Forse è un’associazione gemellare un po’ fuori di tema… ma mi è venuta leggendo queste riflessioni sui gemelli.

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      1. E’ un folle letterario anticipatore delle avanguardie, un pazzo nel vero senso della parola. Non lo conosce quasi nessuno, anche se su di lui ci ha scritto un saggio Michel Foucault. In Italia è arrivato perché Sciascia scrisse gli “Atti relativi alla morte di Raymond Russel” in cui ricostruiva, un po’ romanzata, la vicenda del suo suicidio avvento a Palermo. Scrisse libri assurdi per la sua epoca, e fu misconosciuto, ma dopo la sua morte uscì “Come ho scritto i miei libri” che per sua volontà doveva essere pubbliato solo postumo. E lì si scoprì che le bizzarie che aveva composto seguivano degli schemi combinatori come quello dell’esempio. Comunque fu colui che per primo concepì l’ipotesi dei cervelli nelle vasche, che poi è stata ripresa da Matrix, dove c’era chi credeva di vivere una vita reale, ma era solo indotta. E’ un personaggio che vale la pena di essere indagato.

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