Pillola: pilla iacta est

Il pallone è lanciato.

Che vincano le migliori. E davvero non importa che sia la Francia, l’Italia, la Gran Bretagna, la Nigeria… È già una vittoria vedere ventidue ragazze correre dietro ad un pallone in prime time, con una trepidazione attorno che inizia ad assomigliare a quella che vibra per i principali eventi sportivi maschili.

Brave tutte.

Finalmente.

Signore e signori, buona visione dei mondiali di calcio femminile.

Pillola: Ritals, la coppa del mondo e Napoleone.

Ebbene, nonostante abbia seguito l’esempio di Svevo Moltrasio della webserie Ritals (che ahimè sembrerebbe giunta al termine), ovvero di gufare les bleus con tutte le mie forze, non ce l’abbiamo fatta.

Una seconda stella è comparsa sul maillot e hai voglia a rispondere alle loro plaisanteries con la battuta: “Sì sì, ma intanto voi siete un albergo di second’ordine e noi siamo un 4 stelle con vista sul mare Mediterraneo, ristorante stellato e optional extra lusso”.

Sulla Gazzetta dello Sport di oggi Gene Gnocchi ha saggiamente citato Napoleone: “Ho sempre saputo che prima o poi la Francia avrebbe vinto in Russia”.

Con più di duecento anni di ritardo, e in estate, ma è vero: hanno vinto. Chapeau.

Chiudo aggiungendo un’ultima cosa: aprite una carta geografica dell’Europa a caso e guardatela bene. Non notate una cosa? Chi si trova esattamente in mezzo a Francia e Croazia? Sì, siamo proprio noi! Si può dire quel che si vuole, rimane il fatto che noi “eravamo tra le nazioni finaliste”.

Bum!

Pillola: les bleus vs les diables rouges

Ohibò! Quale partita si profila all’orizzonte? Le maggiori testate giornalistiche francesi hanno messo à la une Asterix e Obelix contro Tin Tin e Milou.

Che cosa accadrà in questo derby francofono?

Io, per non saper né leggere né scrivere, mi preparo per la partita con una bella porzione di frites, une fois.

Che vinca il migliore!

P.s. tanto per essere chiara: la mia più cara amica al di qua delle Alpi non è francese, ma è belga. E anche Hercule Poirot è belga. La seduta è aggiornata.

Pillola: les bleus vs albiceleste

Ecco.

L’altra settimana dicevo appunto che, se l’Italia ai mondiali non partecipa, io tifo per l’Argentina.

Ça y est, l’Argentna oggi pomeriggio giocherà contro la Francia, quindi per me è una partita che si disputerà contro l’Italia per procura, come il matrimonio tra Gianciotto e Francesca.

On va bien rigoler, les gars!

Aggiornamento: ma Messi dormiva?

Pillola: pensieri sparsi, crisi diplomatica, ventennali, qualificazioni, razzismo

Sono giorni di tensione tra Italia e Francia.

O forse sarebbe meglio dire tra il nuovo governo italiano e Macron.

Non entro nel merito, voglio riportare però un episodio che mi è accaduto ieri, che esula dal contesto della nave Aquarius ma nemmeno troppo. Una vecchia megera stava guardando la copertina di una rivista sulla quale c’era la foto di un giocatore della nazionale francese di calcio.

“Per fortuna che hanno messo la foto di un giocatore bianco! Sennò sono tutti arabi e neri, non c’è più nemmeno un bianco…”

A questa perla che mi è stata lanciata ho risposto con voce proveniente dall’Oltretomba: “Sa che cos’è questo? Il risultato del colonialismo francese, signora.”

Se n’è andata impettita e indispettita.

Oggi, dunque, comincia il mondiale di calcio maschile. Sono tutti sovreccitati. La Francia qualche sera fa a perfino celebrato il ventennale della loro unica vittoria con una partita tra la selezione vincente di Francia 98 ed una squadra di atleti internazionali (tra gli altri Bobo Vieri, Toldo e Bolt).

Si vede proprio che hanno vinto una volta sola, si sbracciano tanto! Noi italiani, dopo ben quattro coppe del mondo con la nostra bandiera, siamo così blasé, in materia, da non esserci nemmeno qualificati con gran scioltezza e nonchalance. (!)

A chi mi domanda se, data l’assenza dell’Italia, tiferò Francia, rispondo tutta contegnosa che no, quando l’Italia non gioca c’è solo un altro paese che un italiano può supportare con coerenza.

L’Argentina.

In tempi di scontri e crisi sulla migrazione è una risposta quantomai pertinente e simbolica.