Pillola: la bise ai tempi del Coronavirus

Con l’epidemia di Covid-19 che imperversa, le raccomandazioni sui buoni comportamenti da tenere per evitare il contagio sono sempre più numerose:

lavarsi bene le mani seguendo la procedura che i medici utilizzano, come riportato nella figura qui sotto:

starnutire nell’incavo del gomito, stare a casa se si è ammalati, portare una mascherina per evitare di infettare gli altri (e fin qui mi pare che si tratti di comune buonsenso), ma anche evitare di farsi la bise. E qui mi va in crisi il francese. Come? Non si può più procedere a questo caposaldo delle relazioni interpersonali galliche? Scandalo! Onta!

Penso di poter affermare che non è tanto il Coronavirus a spaventare i francesi, quanto il divieto di salutarsi con i famosi due – tre baci sulle guance (iperbole voluta, non me ne vogliate).

Che dire… tempi duri e bui, senza questa bise!

Io, invece, non mi lamento. Un amichevole gesto con la mano da lontano mi par più che sufficiente, e non solo ai tempi del Coronavirus.

Pillola: bonjour!

Quando ero piccola e guardavo le videocassette di Disney cantavo le canzoni con i personaggi, come qualunque altro bambino o bambina della mia generazione, credo.

Ne “La bella e la bestia” la prima melodia inizia con Belle che gorgheggia in solitudine uscendo di casa per andare al villaggio. Appena entra in paese eccolo che parte:

– Bonjour!

– BoNJoUr!

– BOJOUR!

– bonjour

– Bonjouuuur!

– Ecco il fornaio con il suo vassoio… lo stesso pane venderàààà!

-Bonjour!

– È dal giorno che arrivai che non è cambiato mai…

e via dicendo.

Da piccola credevo che tutti quei “Bonjour” fossero una fantasia, un’invenzione disneyana per fare una bella canzone allegra.

Dopo tre anni in Francia mi sento di dire che in realtà in quella canzoncina di cartone animato c’è un condensato sociologico, uno studio sui mores gallici quanto mai accurato e autorevole.

Perché in Francia tutti dicono “Bonjour!” a tutti, ovunque, sempre. Anche di notte.

È la famosa politesse à la française e, se inizialmente – o anche dopo tanto tempo – può sembrare bizzarro e ridondante, vien da dire che è una norma di civiltà a cui potremmo ispirarci un po’ di più, noialtri.

Bonjour!