News dall’asta di gioielli reali organizzata da Christie’s il prossimo novembre

Abbiamo già discusso dei braccialetti di Marie-Antoinette che andranno all’asta il mese prossimo a Ginevra. Ma ci sono alcune eccitanti novità circa il lotto di gioielli che sarà presentato per la vendita: Vincent Meylan, il grande esperto di gioie reali, ha pubblicato delle foto davvero interessanti sul suo profilo Instagram.

Foto di Christie’s

Andiamo con ordine e cominciamo con una spilla di rubini e diamanti montati in oro davvero eccezionale. Si tratta di un orecchino trasformato in broche appartenuto alla Duchessa di Angoulême, l’unica figlia di Luigi XVI e Marie-Antoinette ad essere sopravvissuta alla rivoluzione. Questo gioiello, che faceva parte di una parure di diamanti e rubini della quale al Louvre, presso la Galleria d’Apollo, sono presenti i bracciali (potete leggere qualcosa in merito qui), o comunque la coppia di orecchini da cui proviene, era stato dato per perso dagli storici della gioielleria reale europea a causa della tragica asta in cui furono svenduti tutti i gioielli reali di Francia nel 1887.

Un po’ di storia: la parure di diamanti e rubini in questione fu creata nel 1816, l’anno dopo la disfatta di Napoleone, per la Duchessa di Angoulême dai gioiellieri Evrard Bapst e Pierre-Nicholas Menière. Essi utilizzarono le pietre che erano appartenute a Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, seconda moglie di Napoleone e Imperatrice dei Francesi. Considerata una suite di gioielli della corona e non un bene personale, quando la Duchessa dovette abbandonare il paese nel 1830 lasciò in Francia la preziosa parure, che passò successivamente nelle mani dell’imperatrice Eugenia, consorte di Napoleone III. Quando avvenne l’asta del 1887, gli orecchini furono presumibilmente acquistati dal gioielliere Boin Taburet e sparirono per 134 anni. Oggi ne è rispuntato fuori uno, e tutti sono col fiato sospeso, curiosi di sapere dove sia finito l’altro.

Ma non finisce qui: anche un gioiello appartenuto a Paolina Borghese Bonaparte, sorella di Napoleone, attirerà su di sé le attenzioni di tutti il prossimo 9 novembre. Si tratta di una tiara a spighe di grano in oro, argento e diamanti di taglio vecchio, un perfetto esempio dell’estetica neoclassica tipica del periodo imperiale. Secondo Vincent Meylan, è lecito supporre che questa sia stata la tiara indossata da Paolina in occasione dell’incoronazione come Imperatore di suo fratello, nel 1804. D’altra parte, secondo Christie’s, essa fu creata nel 1811 – diversi anni dopo l’incoronazione – da François Nitot, la cui ‘azienda’ continua a vivere tuttora sotto un altro nome: Chaumet. Vero è che nel celebre dipinto di Jen-Louis David Paolina compare indossando una tiara della medesima foggia, ma è possibile che fosse semplicemente un altro diadema, vista la popolarità del tema agreste in gioielleria all’epoca.

La tiara sembra sia rimasta con la famiglia Borghese per tutto questo tempo e sarà venduta partendo da una base d’asta di  440,000-650,000 franchi svizzeri. Non resta che godersi lo spettacolo!

Foto di Christie’s

Asta dei gioielli di Maria Antonietta

Novembre sarà un mese molto interessante per tutti gli appassionati della Regina Maria Antonietta. Infatti Christie’s metterà all’asta, nella sua sede di Ginevra, nientemeno che i diamanti della sfortunata sovrana caduta sotto la lama della ghigliottina. Sono oltre cento e si trovano incastonati in due bracciali preziosi. Di taglio antico, tuttora indossabili e valutati tra i due e i quattro milioni di dollari, saranno sicuramente venduti ad una cifra vertiginosa come è accaduto nel 2016 quando Sotheby’s mise all’asta un ciondolo di diamante, anch’esso appartenuto a Marie-Antoinette, che fu acquistato per 36 milioni di dollari.

L’esperto di Christie’s Vincent Meylan, autore di numerosi volumi sulla storia della gioielleria e delle case più rinomate, ha trascorso ben tre anni a tracciare meticolosamente la provenienza e le vicende attraverso cui queste gemme preziose sono arrivati a noi, dal XVIII secolo fino al 2021.

La storia dei favolosi diamanti di Marie-Antoinette inizia nel 1794, l’anno dopo la tragica fine della regina, ghigliottinata il 16 ottobre 1793, quando a Bruxelles il conte Mercy Argenteau, che era stato ambasciatore austriaco in Francia per un intero ventennio ed aveva intessuto una sincera amicizia con la sovrana, aprì davanti a testimoni e notai un cofanetto di gioielli che gli era stato affidato da Marie-Antoinette stessa nel marzo del 1791.

Tali date sono supportate da testimonianze di tutto rispetto, come un inventario redatto su richiesta di Mercy Argenteau stesso, il giorno dell’apertura di quel cofanetto. In questo inventario, infatti, si menzionano:

Un paire de bracelets, dont les deux barrettes sont composées de 3 diamants, dont un gros au milieu, les deux barrettes servant de fermeture sont composées de 4 diamants chaque et 96 chastons.

Nel gennaio del 1796 la figlia di Marie-Antoinette, Maria Teresa Carlotta di Borbone-Francia, Madame Royale, Duchessa di Angoulême, Delfina di Francia, liberata dalla Prison du Temple dopo ben due anni e mezzo di prigionia, unica sopravvissuta della famiglia reale, ricevette in eredità tutti i gioielli della madre, o almeno quelli che erano stati salvati dalla tempesta rivoluzionaria. La Madame Royale apportò delle modifiche ai bracciali, nella fattispecie alle barrette, facendo aggiungere un quinto diamante.

La nostra curiosità non è però ancora interamente soddisfatta: a chi Marie-Antoinette aveva commissionato questi preziosi? Nient’altri che al suo gioielliere di fiducia, ovviamente, il famoso Boehmer. La sovrana li acquistò nel 1776, quando già era oberata di debiti. Pare, a quanto riporta Vincent Meylan, che nel 1777 il re Luigi XVI fu costretto a saldare un conto di 29 000 livres al gioielliere. Poca cosa, visto che ne restavano ancora 16 2660 da pagare!

Alla morte della Madame Royale, la cui vita è degna di una collana interi di romanzi, i suoi gioielli furono ereditati dalla nipote, Duchessa di Parma. Nel testamento i preziosi che saranno messi all’asta sono menzionati come ‘i bracciali di diamanti di Marie-Antoinette’. Altri gioielli appartenuti alla Duchessa di Angoulême si trovano nella Galleria di Apollo al museo del Louvre, a Parigi, tra cui il meraviglioso, glorioso diadema di diamanti e smeraldi di cui ho largamente parlato in un articolo che potete trovare a questo link.

Aspettiamo con curiosità l’esito di questa asta e anche l’uscita, nel 2022, di un libro intero dedicato ai gioielli di Maria Antoinetta scritto da Vncent Meylan, che si andrà ad aggiungere alla sua bibliografia già nutrita ed interessantissima.

Tutte le foto di questo articolo sono state prese dall’account Instagram di Vincent Meylan e appartengono ai loro legittimi proprietari.