La settimana scorsa sono stata ad una partita di calcio.
La prima della mia vita.
E anche l’ultima.
Si è disputata allo stadio Vélodrome di Marsiglia e ha visto in campo l’O.M. contro la squadra del principato di Monaco, che gareggia nel campionato francese.
Il 99% dei tifosi vestiva i colori della squadra di casa, mentre solo una piccola balconata, in un angolino, era decorata col bianco ed il rosso del Monaco.
Un Davidino di tifo monegasco per il Golia delle curve marsigliesi.
Io ero in curva.
Già.
In curva. Alla domanda “Come ci sei finita?” non voglio rispondere.
Si sappia solo che non ho mai visto tanti energumeni riuniti tutti insieme in vita mia.
Il Monaco, prevedibilmente, ha stracciato l’O.M., finendo col far andare a casa tutti quanti i sostenitori del club marsigliese con le facce lunghe, mogi mogi (io no, io ero solo sollevata che fosse finita, visto che ho passato due tempi regolamentari e due supplementari in piedi, senza la possibilità di posare il didietro sul posto che avevo pagato, perché tale posto era occupato dai piedi e dalle birre degli energumeni di cui sopra).
Una cosa bella, però, è successa: non ho mai visto i bagni riservati alle donne così sgombri, lindi e pinti.
Kudos per me.