Ode alla tapenade

« Cantami, oliva, dell’aglio fragrante
e del cappero verde che infiniti adduce
sapori alla salsina, molti aliti olezza
con generose acciughe sotto sale,
e di olio e prezzemolo nobile pesto
col limone emulsiona (così di Provenza
l’alta cucina si fia), da quando
in aperitivo si degusta saporita tapenade
sul croccante pan francese col divin vino. »

 

La tapenade: croce e delizia. Delizia per chi la gusta, croce per coloro che devono sopportare l’alito del fortunato degustatore. Io, personalmente, la amo, la venero, credo che debba essere esaltata e che non se ne possa mai mangiare troppa. Salsa tipica della Provenza, non è un banale patè di olive, come potreste pensare, ma un sapiente connubio di sapori e di consistenze mediterranee.

Oggi per pranzo ne ho preparata una ciotola e, insieme al pane croccante, è stato l’apice di questa domenica dal tempo incerto e dal maestrale arrabbiato.

 

Voici la recette pour 6 personnes:

200 g d’olives noires dénoyautées
5 filets d’anchois à l’huile
8 petites câpres
1 gousse d’ail
3 cuillères à soupe d’huile d’olive
1 cuillère à soupe de jus de citron

Preparation:

Mettre dans le bol d’un mixeur les filets d’anchois, les câpres, la gousse d’ail hachée, les olives noires, le jus de citron et l’huile d’olive et mixer assez fin.

Bon appetit!

tapenade

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